Cosa succede ai grandi depositi?
Copertura dei fondi di garanzia
In caso di fallimento di una banca, i depositanti beneficiano della tutela offerta dai fondi di garanzia dei depositi, che garantiscono un rimborso fino a €100.000 per depositante e per banca.
Se il saldo di un conto corrente, deposito bancario, o degli altri strumenti coperti da tutela supera la soglia garantita di €100.000, la gestione del rimborso dipende dalla situazione specifica del depositante.
Possiamo distinguere tre casi principali:
1. Saldi temporaneamente elevati e coperti da garanzia
In alcuni casi, il fondo di garanzia può proteggere temporaneamente anche importi superiori a €100.000 per depositante e per banca, ma solo se l’aumento del saldo è riconducibile a eventi eccezionali e documentabili.
Tra questi rientrano, ad esempio:
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La vendita di un immobile residenziale, quando il ricavato viene depositato sul conto prima di essere reinvestito o trasferito.
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Indennizzi assicurativi, come i risarcimenti per danni subiti, incidenti o sinistri.
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Eredità o successioni, se il saldo si è innalzato a seguito dell’accredito di una somma ereditata.
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Liquidazioni di trattamenti di fine rapporto o pensionistici, che temporaneamente fanno crescere il saldo disponibile.
In questi casi, il fondo di garanzia estende la protezione per l'importo eccedente i €100.000, ma solo per un periodo limitato di tempo, generalmente 6 mesi. Se il depositante non sposta la somma entro questo termine, l'importo in eccesso non sarà più protetto e diventerà soggetto alle normali regole di tutela.
2. Depositi di clienti con debiti verso la banca
Se il depositante ha debiti nei confronti della banca, come un mutuo, un prestito o uno scoperto di conto, prima di ricevere il rimborso si applica il principio di compensazione tra crediti e debiti.
Ad esempio, se un cliente ha un deposito di €120.000, ma allo stesso tempo deve ancora rimborsare €50.000 per un prestito con la stessa banca, il suo saldo netto sarà di €120.000 - €50.000 = €70.000. In questo caso, il fondo di garanzia coprirà l’intero importo di €70.000, poiché la cifra risultante rientra nel limite di €100.000.
Se invece il debito è inferiore all’eccedenza, il depositante potrebbe comunque ricevere un rimborso parziale. Ad esempio, con un deposito di €150.000 e un debito di €20.000, il saldo netto sarebbe €130.000. Il fondo rimborserebbe fino al massimo garantito di €100.000, mentre i restanti €30.000 diventerebbero credito chirografario e verrebbero rimborsati solo in alcune circostanze, come dettagliato di seguito.
3. Altri depositi non coperti dalla garanzia
Se il saldo eccedente €100.000 non rientra nei casi precedenti, la somma non garantita non viene rimborsata immediatamente, ma diventa un credito chirografario. Questo significa che il depositante potrà recuperarlo – in tutto o in parte – solo al termine della procedura di liquidazione della banca, e solo se rimangono risorse disponibili.
I crediti chirografari sono considerati non privilegiati, quindi vengono rimborsati solo dopo aver soddisfatto i creditori prioritari, come i dipendenti della banca per stipendi non pagati o il fisco per imposte non versate. In pratica, maggiore è il deficit della banca, minori sono le possibilità di recupero della somma eccedente i €100.000.
Conclusione
Salvo che in casi particolari, avere depositi eccedenti €100.000 per banca espone i depositanti al rischio di fallimento. È quindi buona pratica cercare di mitigarlo, per esempio utilizzando le strategie dettagliate in questo articolo di approfondimento.